Essenza030623:Tiziano

2023

Olio/Alchide su tavola incamottata in lino, montata in scrigno ligneo intonacato, con finitura in foglia oro 24 k e foglia argento

Cm  (L) 39 x (H) 46 x (P) 13

I ritratti della Collezione Verba sono caratterizzati dal fatto che non vengono inseriti in una comune cornice, ma racchiusi in una sorta di scrigno – i cui dettagli sono dotati ciascuno di una funzione specifica – che viene ad essere parte integrante dell’opera, e indivisibile da essa.

La tavola incamottata in lino su cui è realizzato il ritratto pittorico ha i bordi tagliati in modo che l’opera sembri non avere uno spessore, mentre galleggia nello spazio perfettamente nero dell’interno dello scrigno – che produce la sensazione visiva di vuoto – dove sono riportate in colore bianco brillante le tre parole chiave emerse dalla sessione di introspezione assistita che sostituisce il momento della posa.

Le parole chiave sono visibili unicamente guardando da lato dietro la tavola dipinta.

In occasione della realizzazione di questa opera di ritratto lo scrigno è stato aggiornato in una serie di dettagli che ne hanno variato il design e l’impatto visivo, tanto da giustificarne la definizione come nuova versione, la 3.0.

Attraverso il processo  di realizzazione unico nel suo genere, l’opera di ritratto Verba viene indissolubilmente legata al soggetto, diventandone una sorta di specchio per l’interiorità, dal momento che rispecchia il contenuto del processo che il soggetto ha compiuto nella particolare esperienza di introspezione.

Nell’osservazione dal vivo anche il profano intuisce di trovarsi dinanzi ad un oggetto significante, dal valore di talismano, che una volta realizzato a partire da uno specifico processo di introspezione inventato e codificato dall’artista, porta il soggetto, nel momento in cui osserva le proprie sembianze dipinte, a catalizzare il recupero del contatto con la propria essenza profonda, che le distrazioni della quotidianità tendono a disturbare fino alla totale disconnessione.